Il Trebbiano Spoletino è un vitigno bianco autoctono dell'Umbria, particolarmente diffuso nelle zone di Spoleto e Montefalco. Nonostante il nome possa suggerire una parentela con altri vitigni Trebbiano, studi recenti indicano che il Trebbiano Spoletino possiede caratteristiche genetiche uniche, distinguendosi nettamente dalle altre varietà con lo stesso nome.
Le origini precise del Trebbiano Spoletino non sono documentate, ma la sua presenza nel territorio umbro è attestata da secoli. Storicamente, è stato utilizzato principalmente come uva da taglio per migliorare l'acidità e la freschezza di altri vini bianchi. Tuttavia, negli ultimi decenni, grazie a una riscoperta delle varietà autoctone, il Trebbiano Spoletino ha guadagnato attenzione come vitigno in purezza, mostrando un potenziale significativo nella produzione di vini di alta qualità. Il Trebbiano Spoletino è coltivato principalmente nell'area centrale dell'Umbria, in particolare nelle zone di Spoleto, Montefalco e Bevagna. La sua coltivazione si estende anche ad altre aree limitrofe, ma rimane strettamente legata al territorio umbro, dove le condizioni climatiche e del suolo favoriscono l'espressione ottimale delle sue caratteristiche.
Il Trebbiano Spoletino è protagonista nella denominazione Spoleto DOC, dove può essere vinificato in purezza o in blend con altre varietà locali.I vini prodotti da questo vitigno sono apprezzati per la loro freschezza, complessità aromatica e capacità di invecchiamento. Oltre ai vini fermi, il Trebbiano Spoletino viene utilizzato anche nella produzione di spumanti e vini passiti, grazie alla sua elevata acidità e versatilità enologica.
La foglia è di grandezza media, generalmente trilobata, il grappolo è medio e mediamente compatto, di forma clindrico-conica, con acini medi, sferici, con buccia spessa di colore giallastro.
Tra le cantine che utilizzano con successo questo vitigno citiamo Antonelli San Marco, Perticaia, Fratelli Pardi.
