Il Moscatel appartiene alla famiglia dei Muscat, una delle più antiche al mondo, probabilmente originaria del bacino del Mediterraneo orientale. Le sue uve furono diffuse dai Fenici nel Mediterraneo occidentale e coltivate sistematicamente dai Romani, mentre in epoca medievale il vitigno si consolidò in Spagna, Francia e Italia, anche grazie al contributo degli Arabi nel sud della Spagna e dei monaci in Francia e Italia. Nel corso dei secoli, il Muscat ha dato origine a diverse varietà geneticamente distinte, tra cui il Moscatel de Alejandría in Spagna, il Muscat Blanc à Petits Grains in Francia e Italia, e lo Zibibbo in Sicilia, tutte accomunate da intensi aromi floreali e fruttati, ma adattate ai climi e ai terroir locali.
Il Moscatel utilizzato in Spagna è principalmente identificato con il Moscatel de Alejandría, consolidatosi in Spagna grazie agli Arabi e al clima caldo del sud.
In Spagna viene utilizzato nella regione di Jerez (Andalusia) per produrre Sherry dolce e per dare complessità ai blend di Sherry fortificati, a Malaga (Andalusia) e Alicante (Comunità Valenciana), dove Moscatel di Valencia è una denominazione riconosciuta per i vini dolci. In Portogallo il Moscatel è coltivato nella regione di Setúbal, dove viene utilizzato per il famoso Moscatel de Setúbal, un vino fortificato dolce.
La foglia ha dimensioni medie o grandi, trilobata o pentalobata, grappolo grande, allungato e poco compatto, conico o piramidale, con acino grande, ovale, di colore da verde chiaro a dorato, con sfumature ambrate al momento della maturazione e buccia di spessore medio, adatta a climi caldi e processi di appassimento.
