L’Aglianico è un vitigno a bacca rossa autoctono dell’Italia meridionale, considerato uno dei più pregiati e antichi del panorama enologico italiano. È noto per la sua capacità di produrre vini di grande struttura, longevità e complessità, come l’Aglianico del Vulture DOCG e il Taurasi DOCG.
L’Aglianico è un vitigno di origine greca, introdotto in Italia dai coloni ellenici intorno al VII-VI secolo a.C. ed il nome deriverebbe da "Hellenico" (greco), poi trasformato in Aglianico durante il periodo aragonese nel XV secolo.
È strettamente legato alle regioni della Basilicata e della Campania, dove trova il suo ambiente ideale per esprimere appieno il potenziale.
Negli ultimi decenni, l’Aglianico è stato rivalutato come uno dei vitigni più nobili d’Italia, ed il vino omonimo della zona del Vulture è spesso definito il "Barolo del Sud" per la sua struttura tannica e la capacità di invecchiamento.
Coltivato principalmente in provincia di Potenza (Basilicata), con le denominazioni Aglianico del Vulture DOC e DOCG , in provincia di Avellino (Campania), con la denominazione Taurasi DOCG e Benevento (Sannio) Aglianico del Taburno DOCG. Presente, ma in quantità minore, anche Puglia, Molise e Calabria.
La foglia ha dimensioni medie, trilobata o pentalobata, il grappolo è medio-grande, cilindrico o conico, di compattezza media o spargolo, con acino medio-piccolo, sferico, con buccia spessa e ricca di polifenoli, di colore blu-nero.
