La regione del Douro, situata nel nord del Portogallo,l è strettamente legata alla produzione del vino Porto. Questa area, caratterizzata da paesaggi mozzafiato e una tradizione vitivinicola millenaria, è il cuore pulsante della produzione del celebre vino fortificato portoghese.

La valle del Douro si estende lungo il corso del fiume omonimo, che nasce in Spagna e sfocia nell'Oceano Atlantico presso la città di Porto. La regione vinicola si sviluppa principalmente nell'entroterra, a est della città di Porto, e comprende tre sottozone principali:

Baixo Corgo: situata nella parte occidentale della valle, è l'area più fresca e umida, con una produzione vinicola più elevata ma spesso di qualità leggermente inferiore rispetto alle altre zone.​

Cima Corgo: considerata il cuore della produzione del Porto di alta qualità, questa zona centrale presenta condizioni climatiche ideali e suoli favorevoli alla coltivazione di uve pregiate.​

Douro Superior: situata più a est, verso il confine spagnolo, è l'area più calda e arida, con una produzione vinicola in crescita e vini di grande concentrazione e struttura.​

Il paesaggio è dominato da colline scoscese terrazzate, dove i vigneti sono coltivati su stretti terrazzamenti sostenuti da muri di pietra, una tecnica tradizionale che permette di sfruttare al meglio le ripide pendenze e il microclima locale.

Il clima della regione del Douro è continentale, caratterizzato da estati calde e secche e inverni freddi. Queste condizioni, unite alla scarsa fertilità dei suoli scistosi, costringono le viti a radicarsi in profondità, producendo uve di alta qualità con una concentrazione aromatica elevata.

La viticoltura nella valle del Douro ha origini antiche, risalenti all'epoca romana. Tuttavia, è nel XVII secolo che la produzione del vino Porto assume un ruolo di primo piano, grazie all'esportazione verso l'Inghilterra e alla fortificazione del vino per preservarne le qualità durante il trasporto. Nel 1756, il Marchese di Pombal delimitò ufficialmente la regione vinicola del Douro, rendendola una delle prime denominazioni di origine controllata al mondo. Nel 2001, l'UNESCO ha riconosciuto la regione vinicola dell'Alto Douro come Patrimonio dell'Umanità, celebrando il suo paesaggio culturale unico e la lunga tradizione vitivinicola

La regione del Douro ospita una varietà di vitigni autoctoni, tra cui:​

  • Touriga Nacional: Considerato il vitigno più nobile, apporta struttura e aromi intensi ai vini.​

  • Touriga Franca: Conferisce eleganza e morbidezza, contribuendo all'equilibrio del vino.​

  • Tinta Roriz (Tempranillo): Aggiunge note speziate e tannini robusti.​

  • Tinta Barroca: Contribuisce alla dolcezza e alla morbidezza del vino.​

  • Tinto Cão: Dona acidità e longevità ai vini.​

Dopo la vendemmia, le uve vengono pigiate e la fermentazione viene interrotta con l'aggiunta di acquavite, processo che conserva gli zuccheri residui e aumenta il contenuto alcolico. Il vino viene poi invecchiato in botti di legno nelle cantine di Vila Nova de Gaia, situata di fronte alla città di Porto, sulla sponda opposta del fiume Douro. Qui, il clima più fresco e umido favorisce un invecchiamento lento e controllato, essenziale per lo sviluppo delle caratteristiche organolettiche del Porto.​

La regione del Douro è una destinazione privilegiata per gli appassionati di vino. I visitatori possono esplorare le storiche quintas (aziende vinicole), partecipare a degustazioni e immergersi nella cultura locale. Le crociere sul fiume Douro offrono panorami spettacolari sui vigneti terrazzati, mentre le città di Peso da Régua e Pinhão rappresentano centri nevralgici per il turismo enologico, con musei dedicati e infrastrutture ricettive di qualità.​

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