La regione vinicola di Tokaj è una delle aree vitivinicole più antiche e rinomate al mondo, celebre per la produzione del vino Tokaji Aszú ed è situata nel nord-est dell'Ungheria e in parte nella Slovacchia sud-orientale.

La regione comprende 28 villaggi e copre una superficie di circa 11.149 ettari, con circa 5.500 ettari attualmente vitati. Il terreno è caratterizzato da suoli argillosi o loess su sottosuolo vulcanico, con microclima influenzato dalle colline esposte a sud e dalla vicinanza dei fiumi Tisza e Bodrog, creando condizioni ideali per lo sviluppo della muffa nobile (Botrytis cinerea). La tradizione vinicola della regione Tokaj risale al XII secolo, con una lunga storia di produzione di vini dolci ottenuti da uve affette da muffa nobile; nel 2002, l'UNESCO ha riconosciuto la regione come Patrimonio dell'Umanità, sottolineando la sua importanza culturale e storica

Le varietà principali di uve coltivate nella regione includono i vitigni autoctoni:​

  • Furmint: Vitigno predominante, noto per la sua alta acidità e capacità di invecchiamento.​

  • Hárslevelű: Aggiunge note floreali e una certa rotondità al vino.​

  • Sárgamuskotály (Moscato Giallo): Contribuisce con aromi fruttati e speziati.​

  • Zéta, Kövérszőlő e Kabar: Varietà minori che apportano complessità ai blend.​

Una delle peculiarità della regione è il vasto sistema di cantine sotterranee, scavate nella roccia tra il 1400 e il 1600, che mantengono una temperatura costante di 10-12°C e un'umidità dell'85-90%, condizioni ideali per l'invecchiamento dei vini Tokaji.

Nel 1737, un decreto reale stabilì la delimitazione della regione vinicola di Tokaj, rendendola una delle prime aree al mondo a implementare un sistema di denominazione controllata.

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