Il Greco di Tufo DOCG è uno dei vini bianchi più prestigiosi d'Italia, prodotto in Campania (Irpinia). È noto per la sua eleganza, mineralità e capacità di esprimere appieno il territorio vulcanico da cui proviene, infatti la zona di Tufo è famosa per la presenza di zolfo nei terreni, un elemento che contribuisce al carattere minerale e sulfureo del vino.
Questo vino deriva dal vitigno Greco, una varietà antica, introdotta in Campania probabilmente dai Greci durante la colonizzazione, circa 200 anni fa. Era già apprezzato da i Romani, che lo chiamavano "Vinum Graecum". Sebbene sia un vino bianco, il Greco di Tufo può invecchiare bene per diversi anni, sviluppando aromi complessi come miele, frutta secca e idrocarburi.
Il Greco di Tufo DOCG deve essere composto almeno con l'85% di uva Greco e può includere fino al 15% di Coda di Volpe. Il vitigno Greco ha un acino dalla buccia spessa e ricco di aromi, e si adatta molto bene a terreni vulcanici.
La DOCG del Greco di tufo è stata ottenuta nel 2003, a testimonianza di una qualità superiore.
Il Colore: è giallo paglierino intenso, con riflessi dorati, il profumo ha note di frutta a polpa bianca (pera, mela), agrumi, mandorla, ginestra, e una tipica mineralità sulfurea. Il gusto è fresco, sapido, equilibrato, con una piacevole persistenza aromatica.
Oltre al Greco di Tufo Secco, la versione più diffusa, è presente il Greco di Tufo Spumante, una versione rara, ottenuta con metodo classico, che enfatizza la freschezza del vitigno.
Nella Vendemmia le uve vengono raccolte manualmente, generalmente a settembre-ottobre, quando raggiungono la perfetta maturazione.
Nella vinificazione le uve vengono pressate delicatamente e la fermentazione avviene a temperatura controllata per preservare gli aromi. Poi il vino spesso riposa per alcuni mesi sui lieviti, il che ne arricchisce struttura e complessità.
Alcune cantine di riferimento per questo vino sono Feudi di San Gregorio, Mastroberardino, Terredora di Paolo, Cantine di Marzo.
