Il Franciacorta viene prodotto nella zona omonima, situata in Lombardia, tra il Lago d’Iseo e la città di Brescia. Qui la viticoltura risale all’epoca romana, ma lo spumante come lo conosciamo oggi ha iniziato ad essere prodotto negli anni ’60, nel 1967 è stata istituita la DOC Franciacorta e nel 1995 il Franciacorta ha ottenuto il riconoscimento DOCG, diventando il primo spumante italiano metodo classico a ottenere questa denominazione.

I vitigni si trovano tra le colline moreniche del Lago d'Iseo, su una superficie vitata di circa 3.200 ettari. Il tereno di origine morenica, ricco di calcare, argilla e minerali, è ideale per la coltivazione di uve destinate alla spumantizzazione.

Il Franciacorta è prodotto esclusivamente con il metodo classico (o Champenoise), che prevede la rifermentazione in bottiglia, secondo le seguenti fasi:

-Vendemmia manuale, le uve sono raccolte a mano per preservarne l’integrità.

-Pressatura soffice, viene estratto solo il mosto fiore (la parte più pregiata).

-Prima fermentazione, avviene in acciaio o legno, dove il vino base sviluppa i suoi aromi.

-Assemblaggio, i vini base di diverse parcelle e annate vengono assemblati.

-Tiraggio, al vino base vengono aggiunti zuccheri e lieviti, e viene imbottigliato.

-Rifermentazione in bottiglia, avviene una seconda fermentazione, che produce anidride carbonica e forma le bollicine.

-Affinamento sui lieviti, le bottiglie rimangono a contatto con i lieviti per un periodo minimo, variabile in base alla tipologia.

-Remuage e dégorgement, i sedimenti vengono spostati verso il collo della bottiglia (remuage) e successivamente espulsi (dégorgement).

-Dosaggio viene aggiunta la liqueur d’expédition, determinando il residuo zuccherino e lo stile del Franciacorta.

Per la vinificazione si utilizzano Chardonnay, il principale protagonista, Pinot Nero, Pinot Bianco (ammesso fino al 50%), Erbamat, un vitigno autoctono recentemente reintrodotto per aumentare freschezza e longevità.

Il Franciacorta è presente in varie tipologie:

-Franciacorta Brut, residuo zuccherino massimo di 12 g/l, fresco e versatile.

-Franciacorta Extra Brut, residuo zuccherino massimo di 0-6 g/l, più secco e minerale.

-Franciacorta Satèn, solo uve bianche (Chardonnay e Pinot Bianco), morbido e cremoso.

-Franciacorta Rosé, almeno il 35% di Pinot Nero, Aromatico e fruttato.

-Franciacorta Millesimato, vino di un’unica annata, con almeno 30 mesi sui lieviti.

-Franciacorta Riserva, minimo 60 mesi sui lieviti, grande struttura e longevità.

Il nome "Franciacorta" deriva da Franzacurta", un riferimento ai monaci benedettini che godevano di esenzioni fiscali (curtes francae).

Cantine tra le più famose e riconosciute sono Ca’ del Bosco, Bellavista, Berlucchi, Barone Pizzini, Monte Rossa.

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