Il vitigno Fiano era conosciuto già dai Romani con il nome di "Vitis Apiana", poiché molto amato dalle api per la dolcezza delle sue uve. Considerato uno dei bianchi italiani più apprezzati all’estero, il Fiano di Avellino DOCG si è affermato per la sua capacità di competere con i migliori bianchi del mondo. Apprezzato per la sua eleganza, longevità e complessità aromatica, questo bianco d’eccellenza racchiude l’essenza dell’Irpinia, fresco e minerale da giovane, diventa complesso e strutturato con il tempo.
Il colore, giallo paglierino, con riflessi verdognoli nei vini giovani, vira verso il dorato con l’evoluzione. Gli aromi giovani ricordano fiori bianchi, agrumi, mela verde, nocciola, che evolvono col tempo in aromi di miele, mandorla tostata, note affumicate e minerali.
Il gusto è secco, fresco e sapido, con una struttura cremosa e avvolgente, acidità bilanciata che garantisce freschezza e capacità di invecchiamento, finale lungo, con una tipica persistenza di mandorla amara.
Il vitigno Fiano, autoctono della Campania, è caratterizzato da acini piccoli e buccia spessa, resistente e capace di esprimere le peculiarità del terroir, un'area di produzione che comprende 26 comuni nella provincia di Avellino, in Irpinia, suoli vulcanici, ricchi di minerali e con ottimo drenaggio.
Nella vinificazione la fermentazione avviene in acciaio inox per preservare la freschezza e gli aromi primari ed alcuni produttori utilizzano brevi fermentazioni in legno per maggiore complessità. Con l' affinamento, da 6 mesi a oltre un anno, a seconda dello stile, il Fiano di Avellino, invecchiando, può sviluppare straordinarie note evolutive.
Tra le cantine iconiche per la produzione di questo vino, ricordiamo Feudi di San Gregorio, Mastroberardino, Donnachiara, Ciro Picariello, Terredora di Paolo
